VIII legislatura – Tornata del 26 giugno 1863
egli tratto quest'ordine del giorno precisamente dai termini coi quali io ho creduto di conchiudere la mia relazione, non mi abbisogna pertanto di dire
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Passiamo agl'impiegati, di cui l'oratore, cui rispondo, si è fatto così strenuo campione. Egli, ed altri con lui, non hanno potuto resistere alle
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E d'onde tanta ira e tanto sdegno? Per due motivi principalmente egli avversa questa legge, se ho afferrato bene il suo ragionamento: perchè gli
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vera espressione. Egli andava tanto oltre da tacciare Ministero, Commissione ed i fautori tutti di questa legge di barbari, e barbara chiamava la
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Egli adunque si è fatto campione nella tornata di ieri degli uomini celebri. Ed io gli rispondo che pur troppo gli uomini celebri formano sempre e da
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Ed egli omai più non si dubita che sono più temibili le usurpazioni del potere legislativo, anzichè quelle del potere esecutivo, sul giudiziario.
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Immaginate che divisi un Ministero che una Corte, poniamo quella d'Ancona, si debba abolire; egli sarà sicuro che, facendone proposta alla Camera
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Nei due o tre mesi prima egli manderà in quella Corte quei magistrati di cui si vuole disbrigare, poi verrà alla Camera e proporrà l'abolizione della
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Egli ora dice avere rifiutati larghissimi stipendi ed alti impieghi per non servire Governi che non avevano la sua approvazione. Questo mi sembra
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Prima però darò lettura alla Camera, secondo il di lui desiderio, delle proposte che egli avrebbe presentate all'articolo primo e poi successivamente.
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sono più così male trattati, come egli diceva, e, fra gli altri, accennava che vi sono professori i quali sono provvisti di largo stipendio, e
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praticato quello che ora s'è proposto di fare il Ministero, cioè che non si fossero impiegati che coloro che erano in disponibilità, se egli, il signor Sella
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Davvero mi sembra che volesse egli alludere ad un ricordo che io faceva per economie.
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In quanto agli appunti che egli ha fatti ai vari articoli del progetto di legge, io mi riservo di rispondervi allorchè verranno in discussione gli
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Egli ha accagionato il nostro progetto di legge di essere ingiusto e crudele, in quanto che agl'impiegati posti in aspettativa per motivi di salute
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De Blasiis, relatore. Io riconosco che la proposta dell'onorevole Nisco include un sistema più semplice e più economico. Si tratterebbe, secondo egli
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mi opporrei al suo emendamento, ma lo crederei inutile; ma se egli intende qualche altra cosa, e certo se altro non intendesse non farebbe questo
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presidente. Osservo al deputato Minervini che io gli aveva chiesto se era disposto a rimandarlo all'articolo 4°; egli ha detto di no, epperciò ho
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, se egli intende di mettere in campo questa questione, di riservarla all'articolo stesso, al quale è stato proposto l'emendamento De Franchis; se poi
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utilità di essere avvertito perchè deve provvedere al suo avvenire sarebbe abbreviato quel tempo utile che egli avrebbe per provvedere a questo avvenire
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Se io mi provo ad indagare la ragione per cui l'onorevole Cortese ha fatto l'emendamento, debbo credere che egli si è preoccupato di quel caso
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egli sosteneva, ma verrebbe a ferire la classe generale dei magistrati.
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Per queste considerazioni adunque, senza oppormi in massima all'emendamento proposto dall'onorevole Cortese, e credendo anzi che egli ha già prodotto
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Io non posso adattarmi quindi all'emendamento proposto dall'onorevole Cortese, dappoichè egli vorrebbe prevedere e determinare sin d'ora quello che
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Ora, egli è evidente che, senza l'emendamento Cortese, lo scopo ch'egli si propone sarebbe di natura sua raggiunto.
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Se quest'emendamento si riferisce agl'impiegati tanto inamovibili, quanto amovibili, egli è evidente che verrebbe ad essere rispetto ai magistrati
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che per avventura egli vorrebbe dargli, imperocchè verrebbe
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Il primo iscritto a parlare su quest'articolo è il deputato Michelini. Egli ha facoltà di parlare.
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Egli è per questi motivi, ed anche perchè non mi pare che la Camera abbia finora accolto favorevolmente altre osservazioni le quali nello stesso
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Egli diceva: come mai parlate tanto male di questa legge, come la chiamate ingiusta, mentre dessa è una legge che era in Piemonte ed in Toscana?
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sarebbe risposto di più peso, mi permetta l'onorevole [De] Blasiis che io lo dica, di quanto egli rispose alle mie ragioni.
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Egli diceva che non c'è bisogno di far le leggi nell'ordine logico, purchè nel concetto di ognuno di noi ce ne sia sistema ben ordinato ed
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possano essere i principii che le informeranno; perchè a questo modo egli è evidente che si demolisce qualunque legge che venga in discussione, e
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Egli chiede anzitutto che si sopprimano le parole dell'articolo 3:
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, le quali essa non vorrà giudicare leggere come l'onorevole D'Ondes-Reggio le qualificava, mettendo innanzi le sue, che egli non con la sua solita
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L'onorevole Torrigiani si è molto preoccupato delle cose attuali, anzi io credo che la sola ragione per la quale egli fece la sua proposta si fu per
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Egli, rilevando alcune parole da me pronunciate ieri riguardo al contegno talvolta tenuto dalla frazione della Camera alla quale appartiene, ha detto
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Crispi. Non ho colpa se l'onorevole Sella mi chiama su questo terreno. Io mi era limitato a dire che la mia proposta non era stata accettata; egli
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, egli s'inganna. Io sono audace quando si tratta di far giustizia.
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io capirei che mi avesse rinfacciato il contrario, quando egli avesse scorto che di questi lavori della Commissione io non mi fossi nè punto nè poco
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Sella.… venga nella Camera a farmene appunto, quasichè io volessi fare un mistero, per cui egli non abbia potuto trovare non so dove codesti
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L'onorevole deputato Crispi dice che egli avendo desiderio di consultare questi atti, questi documenti della Commissione, non li potè avere
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Egli è ben vero, si dice, che questa disponibilità può essere un mezzo indiretto per sbrigarsi di qualche meno abile impiegato, ma io fo notare che
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presidente. Dirò pertanto: l'onorevole De Franchis ha presentato un emendamento intitolato: Aggiunta all'articolo 4. Ora egli intende che lo si
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Io sperava che a questo proposito il ministro dell'interno avrebbe addotto ragioni per mutare le mie convinzioni. Se ciò egli avesse fatto, avrei
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stipendi senza servire il paese. Se noi dobbiamo essere rigorosi per ottenere dei risparmi, egli è appunto su questi signori, che possiamo farli, e non
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uguali condizioni nel medesimo momento. Se mai un prefetto chiedesse l'aspettativa, ed egli appartenesse ad una provincia dove fosse bisogno del capo
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accadrebbe? Accadrebbe che se quest'impiegato prima dello spirare del biennio risana, egli sarebbe esposto a non trovar più il suo posto vuoto. Quindi
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ammalato, egli ha la certezza di trovare il suo posto; se è segretario applicato o che so io, trova il suo posto e lo riprende. Se sta ammalato più di
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prefetto, che egli chiama politico, per esempio un distinto amministratore di aziende private, un distinto avvocato, un uomo che sia versato negli
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Accademia della crusca
